EMOZIONI viaggio tra le canzoni di Mogol e Battisti
con Mogol e Gianmarco Carroccia
“E stato un legame irripetibile. Anche se ho scritto qualcosa come 1.500 testi per moltissimi grandi artisti, con Lucio fu l’alchimia perfetta. Anche se eravamo diversissimi, lui così riservato, io estroverso, quando ci incontravamo scattava la magia. Lui mi portava la musica, partendo da quella, io trovavo le parole: una totale
sintonia, questa è stata la chiave del successo durato dieci anni”. Così commenta Mogol la sua lunga collaborazione con Lucio Battisti. Il fortunato sodalizio tra il cantante Lucio Battisti e l’autore Mogol ha rappresentato nella storia della canzone
italiana un fenomeno pressoché unico che ha portato le loro canzoni ad una grande
popolarità. “Emozioni” è un concerto-racconto pensato per valorizzare e diffondere l’opera di questi due grandi artisti. In scena, Gianmarco Carroccia, cantante dotato di una voce molto simile a quella di Lucio Battisti; lo stesso Mogol, tra aneddoti e significati legati ad ogni brano; e sei musicisti. Gli arrangiamenti sono del direttore
d’orchestra (e chitarrista) Marco Cataldi e dello stesso Gianmarco Carroccia.
con Mogol e Gianmarco Carroccia
“E stato un legame irripetibile. Anche se ho scritto qualcosa come 1.500 testi per moltissimi grandi artisti, con Lucio fu l’alchimia perfetta. Anche se eravamo diversissimi, lui così riservato, io estroverso, quando ci incontravamo scattava la magia. Lui mi portava la musica, partendo da quella, io trovavo le parole: una totale
sintonia, questa è stata la chiave del successo durato dieci anni”. Così commenta Mogol la sua lunga collaborazione con Lucio Battisti. Il fortunato sodalizio tra il cantante Lucio Battisti e l’autore Mogol ha rappresentato nella storia della canzone
italiana un fenomeno pressoché unico che ha portato le loro canzoni ad una grande
popolarità. “Emozioni” è un concerto-racconto pensato per valorizzare e diffondere l’opera di questi due grandi artisti. In scena, Gianmarco Carroccia, cantante dotato di una voce molto simile a quella di Lucio Battisti; lo stesso Mogol, tra aneddoti e significati legati ad ogni brano; e sei musicisti. Gli arrangiamenti sono del direttore
d’orchestra (e chitarrista) Marco Cataldi e dello stesso Gianmarco Carroccia.